La sala operatoria neurochirurgica ad altissima tecnologia integrata con la Risonanza Magnetica ad alto campo

La neurochirurgia, moderna disciplina che unisce la famiglia delle neuroscienze a quella delle arti chirurgiche, è senza dubbio la branca della scienza medica che, in maniera preminente, ha beneficiato, in questi ultimi decenni, degli sviluppi della ricerca sperimentale associata alla ricerca tecnologica, come ad esempio l’utilizzo combinato ed integrato delle tecnologie avanzate della diagnostica per immagini applicate alla pratica chirurgica.

In particolare,le patologie neuro-oncologiche e cerebrovascolari così come le patologie degenerative del rachide, ovvero i tre più grandi temi della chirurgia cerebrale e vertebrale, sono quelle che più di tutte hanno beneficiato delle tecnologie avanzate, migliorando di gran lunga la prognosi e i risultati chirurgici.

La “BrainSUITE” è una sala operatoria ad altissima tecnologia, prodotta da Brainlab AG (Munich, Germany), attiva presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma Sapienza.

Questa è dotata di risonanza magnetica ad alto campo (1,5 Tesla), integrata con il neuronavigatore, il microscopio operatorio ed una workstation dedicata sia alla pianificazione dell'intervento che all'elaborazione dei dati di risonanza acquisiti nel corso dell’intervento chirurgico.

Ad oggi, è l’unica sala operatoria dotata di tali caratteristiche presente in Italia, ed una delle poche attive in Europa.

La combinazione e la fine integrazione di queste tecnologie avanzate permette di ottimizzare il trattamento di alcune patologie complesse, in virtù della possibilità di acquisire neuroimmagini in alta definizione, mediante il magnete di risonanza ad alto campo, e di poterle inviare istantaneamente al neuronavigatore in qualsiasi fase dell'intervento chirurgico. In questo modo è possibile ottenere un monitoraggio continuo e in altissima definizione durante tutte le fasi di un complesso intervento di neurochirurgia.

Questa tecnologia trova il suo massimo impiego ed utilità nelle più importanti e delicate patologie che affliggono il sistema nervoso centrale.

Un campo di importante applicazione è quello delle patologie neuro-oncologiche, ove l’obbiettivo da raggiungere è, senza dubbio, la massima resezione tumorale associata alla assoluta preservazione della funzione neurologica, la prima strettamente correlata con la sopravvivenza del paziente e la seconda altrettanto correlata alla qualità di vita. In particolare, nel trattamento dei tumori della serie gliale, sia ad alto che a basso grado di malignità, una ormai più che consolidata letteratura internazionale ha dimostrato come l’aumento della sopravvivenza del paziente sia strettamente correlata all’estensione dell’asportazione tumorale. La risonanza magnetica intraoperatoria ad alto campo è, allo stato attuale dell’arte, l’unico strumento che permette al chirurgo di individuare, in corso di intervento, residui di patologia neoplastica ancora da asportare, non altresì visibili con il solo microscopio operatorio, lasciando la possibilità al neurochirurgo di poter proseguire nell’asportazione della massa tumorale, in maggiore sicurezza per il paziente.

Un altro importante campo di applicazione è quello delle patologie cerebro-vascolari. In particolare, ci riferiamo agli Aneurismi Cerebrali, i Cavernomi, le Malformazioni Artero-Venose e le Fistole Artero-Venose Durali. In queste complesse patologie, infatti, la possibilità di acquisire studi neuroradiologici intraoperatori, come l’angio-RM del circolo intracranico e le sequenze in diffusione del parenchima cerebrale, permette di valutare real time l’emodinamica cerebrale e la perfusione del parenchima durante l’atto chirurgico. Inoltre, la possibilità di eseguire una scansione intraoperatoria consente un confronto con immagini preoperatorie e, successivamente, l'aggiornamento della strategia chirurgica. L'imaging ponderato, mediante sequenze in diffusione intraoperatorie, può rilevare eventuali aree territoriali di ischemia parenchimale che potrebbero essere suscettibili di trattamenti endovascolari intensivi.

La sala operatoria ibrida è una sala operatoria dotata di dispositivi avanzati di imaging che consentono di  svolgere sia l’attività chirurgia tradizionale che quella interventistica a guida radiologica (procedure chirurgiche minimamente invasive) ed è, pertanto, utilizzabile sia per la patologia cerebrale che per la patologia spinale. In particolare, nel trattamento degli aneurismi e delle malformazioni arterovenose cerebrali, una sala operatoria ibrida permette un approccio simultaneo al problema sia dal punto di vista chirurgico sia da quello endovascolare. È stato mostrato che tale strategia riduce la necessità di controlli  angiografici postoperatori e di conseguenza riduce anche i re-interventi. Una suite operatoria ibrida consente un’interazione diretta tra neurochirurgo  e neuroradiologo, accelerando tutte le fasi diagnostiche e terapeutiche nella gestione delle emergenze neurovascolari, poiché tutte le procedure, incluso il controllo post-trattamento, possono essere eseguite nella medesima sala.

Tale suite, negli interventi di chirurgia vertebrale, permette di eseguire procedure di chirurgia mini-invasiva con maggiore accuratezza e con una riduzione della dose di radiazioni sia per il paziente che per il chirurgo operatore. La possibilità di verificare real-time e con estrema precisione la lunghezza, lo spessore e la direzione dei peduncoli vertebrali, oltre che nel definire e seguire la traiettoria delle viti man mano che avanzano nei peduncoli e nei corpi vertebrali. In questo modo, sono sensibilmente ridotti non solo i tempi operatori, ma anche i rischi di lesione di midollo spinale, radici nervose e grossi vasi arteriosi o venosi. Alla fine della procedura chirurgica è possibile acquisire ricostruzioni 3D del costrutto, che evidenzino il corretto posizionamento di viti  gabbie e l’entità di eventuali osteotomie.

Prof. Antonino Raco

N.E.S.M.O.S. Department
Faculty of Medicine and Psychology
"Sapienza" University of Rome

Ospedale S.Andrea - Roma

Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea  Sapienza, Università di Roma

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